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Gestione separata e la rivalsa INPS 4%: applicazione in fattura


L’articolo 2, comma 26 della Legge n 335/95, prevede che tutti i professionisti che non sono obbligati all’iscrizione ad una cassa di previdenza devono iscriversi alla gestione separata INPS.

La gestione separata dell’INPS è un fondo pensionistico finanziato con i contributi previdenziali obbligatori dei lavoratori assicurati e nasce con la riforma del sistema pensionistico, anche nota come riforma Dini.

E’ un regime contributivo che, accoglie i versamenti previdenziali di tutti i professionisti che non sono dotati di una cassa professionale di appartenenza (esempio architetti, avvocati, commercialisti ecc). L’aliquota per i contributi dovuti alla gestione separata INPS è determinata ogni anno con provvedimento dell’INPS attualmente è il 25,72%, da applicare al reddito professionale dell’anno. Il versamento dei contributi alla gestione separata si effettua ogni anno, alle scadenze previste per il versamento delle imposte sui redditi:

· 30 giugno ( versamento del saldo dell’anno precedente e primo acconto dell’anno in corso);

· 30 novembre (per il versamento del secondo acconto dell’anno in corso).

Gli iscritti alla gestione separata, cioè titolari di redditi di lavoro autonomo di cui all’articolo 49, comma 1, del DPR n. 917/76, hanno la facoltà (non obbligo Circolare Inps n. 112/1996), di addebitare ai committenti, con effetto dal 26 settembre 1996, in via definitiva, una percentuale nella misura del 4% dei compensi lordi in fattura.

Si tratta di un contributo richiesto al committente da aggiungere al compenso. Addebitando la rivalsa il professionista, in pratica, fa concorrere alla propria contribuzione previdenziale il soggetto committente il quale è chiamato a versare il 4% del compenso.

Da attenzionare che tale rivalsa INPS del 4%, qualora venga addebitata in fattura, per il professionista rappresenta un reddito e per questo non può essere considerata allo stesso modo dei contributi previdenziali che non costituiscono compenso (ai sensi dell’articolo 50, comma 1, del DPR n 917/76). In altre parole, significa che la rivalsa INPS 4% va sommata al compenso lordo, e su tale somma va calcolata l'IVA e nel caso in cui il committente sia sostituto d'imposta, ad essere calcolata è anche la ritenuta d'acconto.

E’ opportuno, per il professionista che intende inserire in fattura la rivalsa INPS, concordare tale applicazione con il proprio committente magari facendola inserire nel contratto sottoscritto tra le parti, in quanto molto spesso professionista e committente non concordano se il compenso sia o meno comprensivo di rivalsa, ed il committente può anche rifiutarsi di pagarla.


Vi riporto qui di seguito due esempi di come applicare in fattura la rivalsa INPS del 4%, a seconda del regime fiscale:

1) Regime Forfettario articolo 1, commi da 54 a 89, Legge n. 190/2014

Descrizione Importo

Prestazione professionale euro 1000,00

Rivalsa INPS 4% euro 40,00

Totale fattura euro 1040,00

Attenzione il valore della rivalsa INPS concorre alla determinazione del volume di fatturato annuo, ciò significa che se il soggetto in Regime Forfettario (La Legge n. 145/2018 ha modificato la disciplina del regime forfettario stabilendo un unico requisito di accesso possono ricorrere al forfettario tutte le aziende e i professionisti che ottengano ricavi o compensi non superiori a € 65.000), ha fatturato € 63.000 aggiungendo i € 2.520 di rivalsa INPS, ha superato il limite di fatturato cioè i 65.000, quindi non potrà rimanere nel Regime Forfettario nell’annualità successiva.

2) Regime di contabilità semplificata con Iva e ritenuta d’acconto

Descrizione Importo

Prestazione professionale euro 1000,00

Rivalsa INPS 4% euro 40,00

Totale compenso euro 1040,00

Iva 22% euro 228,80

Totale fattura euro 1268,80

A detrarre ritenuta d’acconto euro 208,00

Netto a pagare euro 1060,80


La rivalsa INPS, come già ribadito, è considerata reddito a tutti gli effetti. Su tale reddito si pagano imposte e si versano ulteriori contributi. Quindi, non ci sono particolari elementi che portino a ritenere che sia un vantaggio il suo inserimento in fattura. Può essere un vantaggio qualora si riesca a concordare con il committente il pagamento del compenso, aggiuntivo della rivalsa.


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