DAL 30 GIUGNO E’ OBBLGATORIO IL POS?
In questi giorni si legge che dal 30 giugno sarà obbligatorio per – commercianti e professionisti il POS ma di fatto non è così.
Con il Decreto PNRR approvato a all'unanimità in Consiglio dei ministri, introduce solo l’obbligo per professionisti e commercianti di accettare i pagamenti anche attraverso il POS.
Si intende sfruttare anche obbligo del POS per contrastare l’evasione fiscale (art. 17 DL PNRR 2 36/22), infatti le imprese ed i professionisti comunicheranno all'Agenzia delle Entrate non solo i dati relativi alla cessione di beni e servizi ma anche le informazioni sulle transazioni giornaliere effettuate, comprese quelle identificative di consumatori finali e soggetti passivi di imposta.
Qualora un cliente voglia pagare tramite POS e non gli sarà consentito, potrà segnalare il professionista e/o commerciante alle autorità, e quindi scatterebbero la sanzione sono composte da:
una parta fissa di 30 € per ciascuna transazione non effettuata tramite POS: si tratta di una quota non legata all'ammontare delle spesa
una quota variabile pari al 4% del valore della transazione
Non è prevista l'oblazione amministrativa: non si potrà pagare in forma ridotta entro 60 giorni.
Il nostro Governo, darà un piccolo aiuto un bonus, per chi entro il 30 giugno si dota di strumenti che consentono anche la memorizzazione e trasmissione dei corrispettivi (SMART POS)
L'importo massimo spettante sarà pari a 320 euro per soggetto:
100 % per i soggetti i cui ricavi e compensi relativi al periodo d'imposta precedente siano di ammontare non superiore a 200.000 euro;
70 % per i soggetti i cui ricavi e compensi relativi al periodo d'imposta precedente siano di ammontare superiore a 200.000 euro e fino a 1 milione di euro;
40 % per i soggetti i cui ricavi e compensi relativi al periodo d'imposta precedente siano di ammontare superiore a 1 milione di euro e fino a 5 milioni di euro.
Per altri sistemi connessi ai registratori di cassa, il credito d'imposta scende per un importo massimo di 160 euro.
L'ammontare del credito è calibrato in relazione al valore di ricavi e compensi:
70% per soggetti i cui ricavi e compensi relativi al periodo d'imposta precedente siano di ammontare non superiore a 200.000 euro;
40% per soggetti i cui ricavi e compensi relativi al periodo d'imposta precedente siano di ammontare superiore a 200.000 euro e fino a 1 milione di euro;
10% per soggetti i cui ricavi e compensi relativi al periodo d'imposta precedente siano di ammontare superiore a 1 milione di euro e fino a 5 milioni di euro.
Entrambi i crediti d'imposta non concorrono alla formazione del reddito del beneficiario .
Inoltre è stato potenziato il credito d'imposta sulle commissioni maturate per pagamenti elettronici ( DL 73/22), con diritto ad un bonus pari al 100% per somme addebitate sulle transazioni con carte o bancomat. Il diritto al credito d'imposta in misura integrale è previsto fino al 30 giugno 2022, dal 1° luglio, sarà pari al 30% delle commissioni addebitate per transazioni effettuate mediante carte di credito, di debito o prepagate.
Ad averne diritto sono gli esercenti di attività di impresa, arte o professioni con ricavi e compensi relativi all'anno precedente di importo fino a 400.000 euro.
Seguiranno ulteriori indicazioni da parte dell'Agenzia delle Entrate dopo l'approvazione conversione in legge del Decreto.
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