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BANDO RESTO AL SUD


Resto al Sud è la misura introdotta dall’art.1 del decreto legge 91/2017, convertito nella legge 123/2017, con lo scopo di incentivare e sostenere la nascita di nuove realtà imprenditoriali e libero professionali nel Mezzogiorno.


La Legge di Bilancio 2021, comma 170, prevede un ampliamento della misura c.d. “Resto al Sud” elevando da 45 a 55 anni l’età massima per l’accesso ai contributi a fondo perduto volti a promuovere la costituzione di nuove attività libero professionali o imprenditoriali. I contributi economici di Resto al Sud possono essere richiesti da residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia o in uno dei comuni colpiti dal sisma nel 2016 e nel 2017 in Lazio, Marche e Umbria


Il programma, a seguito del Decreto legge n. 34 (cd. Decreto Rilancio) e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge di conversione 77/2020 nel luglio 2020, prevede che:

1- La ditta individuale possa richiedere un finanziamento fino ad un massimo di 60.000 euro.

2- Nel caso in cui l’istanza sia presentata da più soggetti richiedenti, già costituiti o che intendano costituirsi in forma societaria, l’importo massimo del finanziamento è pari a 50.000 euro per ciascun soggetto richiedente e fino ad un ammontare massimo complessivo di 200.000 euro (4 soci).


Le agevolazioni coprono il 100% delle spese ammissibili e sono così composte:

· 50% di contributo a fondo perduto;

· 50% di finanziamento bancario garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI. Gli interessi sono interamente a carico di Invitalia.


A supporto del fabbisogno di circolante, è previsto un ulteriore contributo a fondo perduto:

· 15.000 euro per le ditte individuali e le attività professionali svolte in forma individuale;

· Fino a un massimo di 40.000 euro per le società.


Le agevolazioni di Resto al Sud sono concesse dalle banche che aderiscono alla convenzione Invitalia-ABI (elenco disponibile sul sito di Invitalia)

La misura ha l’obiettivo di avviare e sostenere iniziative imprenditoriali:

· Per la produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato, della trasformazione dei prodotti agricoli, della pesca e dell’acquacoltura,

· Per la fornitura di servizi alle imprese e alle persone,

· Nel settore turistico,

· Attività libero professionali (sia in forma individuale che societaria).

Non sono invece attività finanziabili le attività agricole e di commercio, ad eccezione della vendita dei beni prodotti nell’attività di impresa.


SPESE AMMISSIBILI

Possono essere finanziate con Resto al Sud il 100% delle seguenti spese per l’avvio d’impresa:

· Ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili (massimo 30% del programma di spesa);

· Acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi;

· Acquisto di programmi informatici e servizi per le tecnologie, l’informazione e la telecomunicazione;

· Spese di gestione come materie prime, materiali di consumo, utenze, canoni di locazione, canoni di leasing e garanzie assicurative per massimo il 20% del programma di spesa.



Le domande per il Bando Resto al Sud possono essere inviate esclusivamente online, attraverso la piattaforma web di Invitalia. È necessario disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) valido e attivo.


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