Cosa succederà con i Decreto Ristori 3 e 4? - Lo scenario

- Contributi a fondo perduto sul calo del fatturato alimentati da un fondo perequativo.

- Allargamento dei codici Ateco delle attività indennizzate.

Sono queste le due direttrici che diventeranno colonna portante del decreto ristori 3 e del decreto ristori 4 su cui il Ministero dell'economia sta lavorando. Intanto apertura del ministero dell'economia per uno slittamento dei termini delle dichiarazioni fiscali in scadenza il 30/11. Le anticipazioni, arrivano dal sottosegretario all'economia Guerra.

RISTORI 3

La prossima settimana arriverà dopo lo scostamento di bilancio, il ministero potrà presentare l'impianto del decreto ristori 3. Il decreto ristori 3 sarà nella continuità con i precedenti interventi, con un nuovo maxi emendamento. Il provvedimento arriverà , durante i lavori per la conversione del primo ristori. L'elenco dei Codici Ateco dovrebbe essere ampliato e concordato e valutato con le analisi della ragioneria sugli impatti economici. La scelta del Governo per la stesura della prima lista è stata dettata sull’agire contestualmente alle chiusure per l'emergenza sanitaria e fornire indennizzi velocemente. Anche se, è stato «Un criterio immediato ma approssimativo» lo riconosce anche il Governo. dunque, per inserire i codice Ateco esclusi attualmente sarà rifinanziato il fondo attuale per la crisi economica Covid-19, ma la metodologia di indennizzo non cambierà.

RISTORI 4

Si istituirà un fondo perequativo con una riscrittura dei parametri. Si cercherà di modificare il periodo di riferimento, estendendo la base di calcolo del calo del fatturato, per tenere conto dei criteri che consentiranno di utilizzare più ampi strumenti di sostegno che completino, e vadano a quei soggetti che non rientrano nei codici Ateco, perché non sono stati direttamente chiusi, o che sono nella filiera, danneggiati come effetto delle chiusure primarie».