TASSE- RIDUZIONE PERCENTUALE - 2° ACCONTO
Il Decreto fiscale 2020, collegato alla manovra di Bilancio 2020, veicolato nel D.L. 26 ottobre 2019, n. 124, pubblicato sulla G.U. n. 252 del 26 ottobre 2019, all'art. 58 introduce un importante novità sul versamento degli acconti fissando l’acconto per il 2019 al 90% anziché, come previsto al 100%.
L’articolo 17, del DPR 7 dicembre 2001, n. 435, stabilisce che i versamenti di acconto dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e delle persone giuridiche, nonché quelli relativi all'imposta regionale sulle attività produttive, sono effettuati in due rate salvo che il versamento da effettuare alla scadenza della prima rata non superi 103,00 euro.
Il quaranta per cento dell’acconto dovuto è versato alla scadenza della prima rata e il residuo importo alla scadenza della seconda in base alle norme in vigore, il risultato dell'acconto sarà pari al 100% dell’imposta dichiarata nell'anno e deve essere versato in una o due rate, a seconda dell’importo:
- con unico versamento, entro il 30 novembre (quest’anno il termine slitta al 2 dicembre in quanto il 30 è sabato), se l’acconto è inferiore a 257,52 euro;
- in due rate, se l’acconto è pari o superiore a 257,52 euro. La prima rata, pari al 40%, che deve essere versata, insieme al saldo per l’anno precedente, la seconda, cioè il restante 60%, entro 2 dicembre 2019.
La norma, contenuta nel Decreto fiscale 2020, modifica la misura dei versamenti, rimodulandola in due rate di pari importo, ma non i termini che rimangono quelli ordinari previsti dell’articolo 17, del decreto del Presidente della Repubblica 7 dicembre 2001, n. 435.
Riportiamo qui di seguito un esempio di un contribuente irpef soggetto agli ISA, che ha chiuso il modello Redditi 2019 con un importo nel rigo RN34 “Differenza” del quadro RN, pari a 2.000 euro.
In questo caso è tenuto a versare due acconti di cui:
- il primo (entro il 30 settembre 2019) pari a 800 euro (2.000 * 40%);
- il secondo (entro il 2 dicembre 2019) pari a 1000 euro (2.000 * 50%).
Con la novità introdotta, fermo restando che il primo acconto resta pari a 800 euro, il secondo si ridurrà a 1000 euro, con un risparmio del 10%.
Infine, viene fatto salvo quanto eventualmente già versato per l’esercizio in corso con la prima rata di acconto con corrispondente ride-terminazione della misura dell’acconto dovuto in caso di versamento unico. Pertanto per il periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2019, la seconda rata, dovrà essere versata nella misura del 50 per cento ovvero l’unica rata nella misura del 90 per cento.
I contribuenti titolari di partita IVA sono obbligati ad effettuare il versamento di saldo e acconto Irpef 2019 in modalità telematica attraverso il modello F24 direttamente o tramite intermediari. in sede di compilazione, sarà necessario indicare nel modello F24 i seguenti dati:
codice fiscale;
dati anagrafici;
domicilio fiscale;
anno d’imposta per il quale si versa il saldo o l’acconto;
codice tributo per imputare correttamente le somme versate.
Codice tributo interessi pagamento dilazionato. (Importi rateizzabili Sez. Erario i quali dovranno essere esposti cumulativamente in un unico rigo all’interno della stessa sezione, utilizzando l’apposito codice tributo).