FATTURAZIONE ELETTRONICA INCUBO O SEMPLIFICAZIONE ?
Le imprese del nostro Paese hanno bisogno di una drastica semplificazione fiscale. Abituate a misurarsi costantemente con una burocrazia fiscale lenta, macchinosa e onerosa sono all'estremo. Troppi adempimenti, troppe scadenze. Tutto questo pesa esageratamente sulle imprese - non è difficile immaginare quali migliori impieghi potrebbe trovare quell'ora giornaliera passata correndo dietro alle ‘scartoffie’.
L’Italia è il primo paese nell'Unione Europea a introdurre un obbligo generalizzato di fatturazione elettronica B2B/B2C, (Legge di bilancio 2018 - comma 909 della legge n, 205/2017 che ha introdotto l’obbligo della fatturazione elettronica sia nelle relazioni commerciali tra soggetti passivi IVA privati sia verso i consumatori finali), e per tale motivo, sarà necessario che il legislatore acceleri nel semplificare gli adempimenti fiscali, diversamente, si rischierebbe di aggravare ulteriormente i costi della burocrazia fiscale, se non addirittura aumentare l’evasione.
Imprenditori, professionisti, in questi mesi cercano di farsi un’idea ma in molti ancora non sono riusciti a delineare un quadro della situazione, esempio come si fa una fattura elettronica, quali sono gli strumenti necessari ecc., cerchiamo di vedere insieme il nuovo obbligo fiscale.
La fattura elettronica è una delle misure che l’Amministrazione ha introdotto al fine di combattere il fenomeno dell’evasione fiscale.
Si tratta di una fattura digitale ( su cui viene apposta la firma digitale e la marca temporale), in grado di certificare l’origine e l’autenticità del contenuto.
Dal 1° gennaio 2019 è obbligatorio (e sarà l’unico documento fiscale valido), per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate tra soggetti residenti, stabiliti nel territorio dello Stato, emettere esclusivamente fatture elettroniche utilizzando il sistema di interscambio e secondo il formato XML (già in uso per le fatture verso la pubblica amministrazione).
Ma vediamo nel dettaglio come compilare e spedire una fattura elettronica:
Per compilare una fattura elettronica, bisogna munirsi di un software di fatturazione o gestionale, sul mercato attualmente c’è ne sono di diversi. La procedura per redigere la fattura è sempre la stessa, poi si dovrà salvare il file in formato XML, firmarla digitalmente, apporre la marca temporale e infine inviarla tramite il sistema d’interscambio (SDL).
Molti si chiederanno cosa sia il “sistema di interscambio”, ebbene si tratta di un sistema informatico online dell’Agenzia delle Entrate che consente diverse operazioni. Attraverso lo SDL è infatti consentito l’invio e la ricezione delle fatture elettroniche e i controlli delle informazioni riportate nelle fatture.
Nel caso di rifiuto o scarto della fattura elettronica, esistono due possibilità la remissione della fattura oppure l’emissione di una nota di credito.
Attenzione per apporre la marca temporale, il contribuente dovrà comunicare all'Agenzia un preventivo del volume di fatturazione, in base a questo viene calcolato il totale da versare tramite modello F23.
Infine rimane l’obbligo di conservazione delle fatture per 10 anni sia per chi le redige sia per chi li riceve.
Da non sottovalutare l’inosservanza dell’obbligo di fatturazione elettronica, l’art. 6 del D.lgs n.471/1997 , prevede una sanzione variabile tra il 90% al 180% dell’imposta relativa all'imponibile non documentato.
Sono comunque esonerati , dalla sola emissione delle fatture elettroniche:
soggetti passivi che rientrano nel c.d. regime di vantaggio(commi 1e 2 art. 27 decreto L. 98/2011)
soggetti che applicano il regime forfettario (commi 54-89 art. 1 L.190/2014;
chi effettua solo cessioni di beni nei confronti di non residenti –comunitari ed extra comunitari,
ma dovranno attrezzarsi comunque per la ricezione delle fatture elettroniche.