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COSA SIGNIFICA APRIRE LA PARTITA IVA COME DESIGN DI MODA



Mettersi in proprio e aprire la partita IVA, a volte sembra un sogno irraggiungibile, viste le innumerevoli complessità e limiti fiscali, cercherò così di spiegare come affrontare il primo passo in questo articolo e quali sono le decisioni da prendere nel prossimo.

1° Parte

Avviare la propria attività presenta molte difficoltà, in special modo quella di design, forse quella più grande curare gli aspetti fiscali.

Quindi la prima domanda in assoluto sarà;

-Quando si deve aprire la partita IVA?

-È obbligatorio o posso lavorare presentando una ricevuta di prestazione occasionale?

-Come si fattura?

-Quante tasse devo pagare? Ecc..

Per prima cosa bisogna sottolineare che un professionista che si affaccia al mondo del lavoro ha due possibilità:

  1. Lavorare utilizzando la Prestazione Occasionale

  2. Lavorare aprendo una Partita IVA

1) La prestazione occasionale è uno strumento che deve essere utilizzato da coloro che vogliono intraprendere attività professionali in modo saltuario e sporadico e per tale ragione sono esonerati dall'apertura della partita Iva. Stiamo parlando di attività minimali e residuali, con le quali un soggetto può raggiungere piccoli guadagni, senza avviare una vera e propria attività “professionale”. La disciplina riguardante le prestazioni occasionali è stata introdotta dalla Legge n. 30/2003, sfociata in quella che poi in è stata denominata “Legge Biagi” ossia il D.Lgs. n. 276/2003 (così come modificato dall’articolo 24 del D.L. n. 201/2011 c.d. “Legge Fornero“) Tale normativa è stata abrogata a partire dal 25 giugno 2015, giorno di entrata in vigore del D.Lgs. 81/2015. Sulla base di questa novità legislativa, da un punto di vista civilistico, le attività svolte in maniera occasionale vengono così disciplinate dall’articolo 2222 del codice civile. Vi farò degli esempi per farvi comprendere meglio:

a) Un cliente vi commissiona un lavoro per un compenso pattuito da 8.000 Euro per un totale di 10 giorni lavorativi, sarà possibile utilizzare la prestazione occasionale nonostante i compensi siano superiori a 5.000 Euro. Attenzione però il superamento della soglia vi obbliga ad iscrivervi alla Gestione separata INPS ed al versamento dei contributi previdenziali dovuti.

b) Diversamente se un cliente dovesse commissionarvi un lavoro con cadenza mensile (2 o 4 giorni al mese) per un compenso di 100,00 Euro al mese cioè 1.200 Euro annuali, non sarebbe possibile utilizzare la prestazione occasionale, nonostante i compensi inferiori a 5.000 Euro annui, perché in questo caso si violerebbe il principio di occasionalità quindi dovete aprire la p.iva.

Nel caso a) dovete rilasciare al vostro cliente, una ricevuta di prestazione occasionale che rappresenta una ricevuta fiscale, valida a tutti gli effetti come la fattura, al suo interno deve contenere:

  • La propria intestazione nome, cognome, via, città, codice fiscale

  • L’ intestazione del Cliente (se Persona Fisica indicare il Codice Fiscale, se Ditta indicare la Partita IVA)

  • Numero progressivo identificativo e data di emissione

  • Descrizione dell’attività svolta

  • Compenso

  • Ritenuta d’ Acconto;

  • Marca da bollo di euro 2,00 se la ricevuta supera l’importo di 77,47

Per avere un idea più chiara, cercherò di spiegare meglio cos'è la ritenuta d’acconto. La ritenuta d’acconto (20%), deve essere applicata a riduzione del compenso lordo dovuto per la prestazione. In pratica, si tratta di un acconto sulle imposte che il committente è tenuto a trattenere e versare all'Amministrazione finanziaria per conto del soggetto che presta la propria attività professionale. Vi riporto qui di seguito un esempio un designer effettua una prestazione dovrà emettere una ricevuta per prestazione occasionale così composta:


Imponibile lordo 500,00

Ritenuta d’acconto 20% (su 500,00) = 100,00

Totale netto da incassare (500,00 - r.a.) = 400,00

Avrete capito che i 100,00 euro della ritenuta non finiranno nelle vostre tasche, il vostro cliente diventerà sostituto d’imposta ed avrà l’obbligo entro il 16 del mese successivo (al pagamento della ricevuta), di versare tramite modello F24 i 100,00 euro della ritenuta d’acconto, che per Voi rappresenta un anticipo sul pagamento delle tasse .Inoltre avrà anche obbligo di consegnarvi entro il mese di febbraio dell’anno successivo la certificazione dell’avvenuto pagamento della ritenuta, la stessa vi servirà per la compilazione della dichiarazione dei redditi. L’ultimo aspetto importante riguarda la possibilità di essere esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei redditi per coloro che hanno percepito soltanto redditi da prestazione occasionale sotto i 4.800,00 euro lordi.

L’utilizzo della prestazione occasionale per chi di fatto vuole svolgere un’attività ha molti limiti non si può pubblicizzare la propria attività, creare un sito internet, lavorare più di una volta l’anno con lo stesso cliente o più di 30 giorni allo stesso progetto ecc….,. inoltre le tasse verranno calcolate sull'intero importo del compenso senza avere la possibilità di detrarre alcun costo.

La maggior parte delle volte l’apertura della partita iva risulta molta più vantaggiosa, quindi cerchiamo di capire intanto come aprirla.

Ci sono due possibilità rivolgersi ad un professionista, oppure scaricare dall'apposito sito delle Agenzia delle Entrate, il software, ed aprirla a costo 0 utilizzando il modello AA9, il quale va compilato in ogni sua parte con i Vostri dati (quindi dati anagrafici indirizzo ecc), inserire i codici ateco quello più utilizzato per l’attività di designer è:

  • 74.10.1 Attività di design di moda e design industriale

Infine registrarsi al sito dell’INPS ed iscriversi alla gestione separata.

La scelta più importate rimane il regime fiscale, qui dovete fare molta attenzione perché la scelta sbagliata potrebbe significare l’aggravio di molte tasse.

Attualmente si può scegliere fra due regimi fiscali:

  1. Il regime semplificato o ordinario;

  2. Il regime forfettario;

Seguirà la seconda parte dove spiegherò la fatturazione e l'importanza del regime fiscale.

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